La sensibilità dentale è una patologia che affligge gran parte della popolazione mondiale, provocando dolore e fastidio durante il consumo di cibi e bevande troppo calde, fredde, dolci o acide.
Identificare correttamente le cause della sensibilità dentale permette di applicare rimedi efficaci basati principalmente sulla prevenzione. Questo approccio può aiutare a migliorare lo stile di vita, riducendo o, nei migliori casi, eliminando del tutto eventuali complicazioni future.
Cosa provoca la sensibilità ai denti
Questa patologia è causata nella maggior parte dei casi dall’esposizione della dentina (strato interno situato sotto lo smalto), particolarmente sensibile agli stimoli esterni. Le principali cause includono l’erosione dello smalto, provocata per esempio dal consumo frequente di bevande acide come succhi a base di agrumi e bevande gassate, oppure da episodi abituali di vomito o reflusso gastrico.
La recessione gengivale, che si manifesta spesso nelle malattie gengivali, può essere causata anche da uno spazzolamento troppo energico o dal naturale processo di invecchiamento con l’avanzare dell’età.
Un ulteriore fattore è il logoramento dello smalto, risultato di una pressione eccessiva durante lo spazzolamento o dell’utilizzo di spazzolini con setole non adatte al tipo di smalto dentale.Inoltre, il forte stress può portare al fenomeno del bruxismo, ovvero la tendenza a digrignare o serrare energicamente i denti, soprattutto durante la notte, È una condizione regolata principalmente dal sistema nervoso centrale e influenzata perifericamente causando un progressivo deterioramento dello smalto e rendendo i denti particolarmente sensibili al risveglio.
Quanto dura la sensibilità dentale
La sensibilità dentale può manifestarsi in forme diverse a seconda delle problematiche sottostanti annesse. Ad esempio, quando la sensibilità è di tipo temporaneo, come nel caso in cui si assumano rapidamente bevande ghiacciate o frutta particolarmente acida, il fastidio tende a scomparire spontaneamente nel giro di pochi minuti.
Tuttavia, qualora il disturbo derivi da condizioni più serie, come la recessione gengivale o l’erosione dello smalto, il dolore può perdurare per giorni, settimane o persino mesi, fino a quando la causa primaria non venga opportunamente trattata e risolta. È importante sottolineare che, in presenza di denti sensibili, è consigliabile evitare o ridurre il consumo di alcuni alimenti e bevande in grado di accentuare il disturbo.
Tra questi vi sono cibi e bevande particolarmente freddi come gelati o bibite ghiacciate, oppure molto caldi come tè, caffè e zuppe appena servite. È inoltre opportuno limitare alimenti altamente acidi come agrumi, succhi di frutta, bibite gassate e vino, che tendono a indebolire ulteriormente lo smalto dentale. Alimenti molto zuccherati o particolarmente duri e croccanti, come caramelle dure, frutta secca e snack molto solidi, possono anch’essi aumentare il dolore.
Infine, anche cibi eccessivamente speziati o piccanti andrebbero consumati con cautela, poiché potrebbero aggravare la sensibilità. Pertanto, è consigliabile rivolgersi tempestivamente a un professionista odontoiatra, il quale saprà diagnosticare correttamente la patologia e intraprendere le cure necessarie, prevenendo un eventuale peggioramento nel tempo.
Quali sono le cause del fastidio tra due denti
Quando il dolore si presenta localizzato tra denti vicini, è opportuno indagare attentamente sulle possibili cause più frequenti, tra cui si evidenziano:
- Accumulo di placca o tartaro: tale condizione può causare infiammazione e dolore interdentale, specialmente quando i depositi batterici non sono rimossi efficacemente tramite una corretta igiene orale.
- Presenza di carie interdentali: un dolore acuto o una sensazione di fastidio persistente tra due denti può indicare la presenza di carie interdentali, spesso non facilmente rilevabili con una semplice osservazione da parte di occhi inesperti.
- Usura dello smalto: condizione frequentemente correlata al fenomeno del bruxismo o a tecniche di spazzolamento scorrette. Queste pratiche possono portare gradualmente all’esposizione parziale o completa della dentina, causando un aumento della sensibilità e dolore dentale.
- Otturazioni danneggiate o infiltrazioni: quando un’otturazione non è correttamente sigillata oppure risulta compromessa nel tempo, la dentina sottostante viene esposta agli stimoli esterni, determinando sensibilità e dolore localizzato.
Denti sensibili: rimedi e come prevenirli
Per contrastare e prevenire la sensibilità dentale, è opportuno adottare diversi rimedi efficaci, tra cui:
- Utilizzo di dentifrici specifici per denti sensibili: tali prodotti contengono principi attivi come il nitrato di potassio, che contribuiscono a ridurre la sensibilità dentale, agendo direttamente sugli impulsi nervosi responsabili del dolore.
- Impiego di spazzolini con setole morbide: ciò consente di minimizzare il rischio di abrasione dello smalto dentale e di irritazione delle gengive, prevenendo un eventuale peggioramento della patologia.
- Riduzione del consumo di bevande e cibi acidi: è consigliabile limitare l’assunzione di alimenti o bevande acide che potrebbero corrodere progressivamente lo smalto dentale, riducendo così il rischio di sviluppare o aggravare la sensibilità dentale.
- Fluoroprofilassi: si tratta di un trattamento professionale eseguito dal dentista mediante l’applicazione mirata di fluoro. Questo procedimento favorisce il rinforzo dello smalto dentale, riducendo sensibilmente l’insorgenza di disturbi legati alla sensibilità.
Cosa può fare il dentista per i denti sensibili
Il dentista può intervenire in diversi modi qualora la sensibilità dentale persista o tenda ad aumentare. Tra le soluzioni professionali più indicate vi sono le applicazioni di gel al fluoro: tali prodotti vengono consigliati dall’odontoiatra poiché favoriscono la formazione di una barriera protettiva sulla superficie dentale, alleviando efficacemente la sensibilità.In alternativa, si può optare per l’applicazione di sigillature o vernici protettive, sostanze specifiche che rivestono le zone sensibili della dentina, proteggendole così dagli stimoli esterni.
Un’altra possibile soluzione è rappresentata dai trattamenti gengivali, interventi di tipo chirurgico o non chirurgico volti a ricoprire le radici dentali esposte, particolarmente utili in caso di recessione gengivale.Qualora la sensibilità derivi dalla presenza di carie o otturazioni compromesse, è opportuno eseguire otturazioni o restauri dentali, interventi che consentono il ripristino della struttura dentale e la ricostituzione di una barriera protettiva naturale.
Prendersi cura dei denti sensibili
La sensibilità dentale può risultare particolarmente fastidiosa, tuttavia una conoscenza accurata delle cause e un intervento tempestivo con i rimedi più appropriati permettono di alleviare rapidamente il dolore e prevenire eventuali ricomparse. È importante ricordare che una corretta e costante igiene orale, accompagnata da regolari controlli odontoiatrici, è fondamentale per garantire e preservare la salute e il benessere dei propri denti.
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